Dieta per Dislipidemie

Dislipidemie

SCOPRIAMO DI PIÙ

Dislipidemie e profilo lipidico

Le dislipidemie sono delle anomalie del profilo lipidico nel sangue, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Ma cosa intendiamo per profilo lipidico?

Profilo Lipidico

Per profilo lipidico si intende:

1

Colesterolo totale, misura il colesterolo contenuto in tutte le lipoproteine

2

Colesterolo HDL, chiamato anche “colesterolo buono”

3

Colesterolo LDL, chiamato anche “colesterolo cattivo”

4

Trigliceridi, misura tutti i trigliceridi contenuti nelle lipoproteine; la maggior parte si trova in quelle a bassissima densità (VLDL).

Valori normali del profilo lipidico:

  • Colesterolemia totale
    200 < mg/dl
  • Colesterolemia LDL
    < 130 mg/dl
  • Colesterolemia HLD
    > 40 mg/dl nel maschio
    > di 45 mg/dl nella femmina
  • Trigliceridemia
    < 200 mg/dl

VLDL, LDL E HDL

Cosa sono le lipoproteine?

I grassi viaggiano nel sangue “accompagnati” da proteine, in particolare, troviamo 3 tipologie:

1

VLDL: lipoproteine a bassissima densità che trasportano principalmente trigliceridi prodotti dal fegato al tessuto muscolare o al tessuto adiposo (ACCUMULO)

2

LDL: lipoproteine a bassa densità derivanti dalle VLDL, che dopo aver rilasciato trigliceridi, possiedono un’elevata concentrazione di colesterolo cosiddetto cattivo, perché è il colesterolo destinato ai tessuti periferici (ACCUMULO)

3

HDL: lipoproteine ad alta densità che trasportano il colesterolo cosiddetto buono perchè dai tessuti in cui si accumula va al fegato per essere degradato (DISPERSIONE)

Pericolo delle displelidemie

CONOSCERE PER PREVENIRE

Qual è il pericolo?

Le displelidemie sono pericolose perchè sono responsabili di patologie cardiovascolari molto gravi che possono portare alla morte o causare delle gravi invalidità. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia. In particolare, un’elevata concentrazione di colesterolo LDL nel sangue, prolungata nel tempo, porta ad un rilascio graduale di colesterolo nelle arterie che provoca la formazione delle cosiddette placche aterosclerotiche, delle vere e proprie ostruzioni che ostacolano il normale flusso sanguigno. L’assenza di flusso sanguigno, provoca la morte cellulare.
La formazione di queste placche porta a sintomatologie diverse, le più importanti sono:

  • Infarto del miocardio (se l’ostruzione avviene nelle arterie che si trovano intorno al cuore)
  • Ictus (se l’ostruzione avviene nelle arterie cerebrali)
  • claudicatio intermittens (se l’ostruzione avviene a livello degli arti inferiori)

Le dislipidemie possono rimanere asintomatiche per lungo tempo, per questo è importante sottoporsi ad analisi ematiche periodiche per attuare tutte le strategie preventive del caso. Nelle fasi avanzate di dislipidemia la terapia farmacologia è necessaria, ma può essere affiancata da una mirata terapia nutrizionale.

Cause delle dislipidemie

Quali sono le cause delle dislipidemie?

Le dislipidemie possono essere:

  • Primarie: genetiche
  • Secondarie: causate dallo stile di vita

Le cause primarie sono rappresentate da mutazioni genetiche che determinano un’eccessiva produzione o una difettosa eliminazione di trigliceridi e di colesterolo LDL, oppure una ridotta produzione o un’eccessiva eliminazione di HDL. Per la loro natura sono fattori non modificabili.

Cause secondarie dislipidemie
  • Diete ipercaloriche (Nella gestione delle risorse, il nostro corpo va contro ogni forma di spreco, per questo, quasi tutto quello che introduciamo in eccesso, se non viene smaltito, viene accumulato sottoforma di grasso nel tessuto adiposo) (ACCUMULO)
  • Diete ad alto contenuto di grassi saturi (burro, carne rossa, strutto, lardo, alcuni tipi di formaggi, alcuni prodotti industriali, olio di palma) e grassi trans (margarina e moltissimi prodotti industriali prodotti con margarina, come alcune brioche, alcuni stuzzichini salati, ecc…), comporta un aumento del colesterolo LDL (ACCUMULO)
  • Sedentarietà (l’inattività comporta una riduzione del dispendio energetico, quindi incentiva l’accumulo di riserve di grasso) (ACCUMULO)

Le cause secondarie sono fattori modificabili.

Le nostre abitudini possono fare la differenza.

MANGIA BENE VIVI BENE

Terapia nutrizionale

È la strategia preventiva principale che può correggere le cause secondarie di dislipidemia e migliorare sensibilmente lo stato di salute del soggetto, anche se predisposto geneticamente.

La strategia nutrizionale ha come primo obiettivo quello di invertire la tendenza che porta all’accumulo di grasso, incentivare la concentrazione di HDL e diminuire la concentrazione di trigliceridi e LDL:

  • Ridurre l’introito calorico (mangiare solo ciò che effettivamente serve)
  • Rimodulare la dieta riducendo l’introito di grassi (consumare più verdure, utillizzare le giuste quantità di condimenti, ridurre l’assunzione di cibi fritti, consumare tagli di carne magri, incentivare l’assunzione di pesce, consumare latticini magri)
  • Introdurre grassi buoni come gli acidi grassi omega 3 (pesce azzurro, semi di chia, semi di lino, noci, alghe)
  • Aumentare il dispendio energetico (aumentare la richiesta di energia porta ad una riduzione delle riserve adipose). Come ogni terapia nutrizionale, anche in questo caso non si parla di rinunce o di alimenti proibiti, ma il mio lavoro è teso a ristabilire il giusto equilibrio tra la quantità e la qualità del cibo introdotto e il dispendio energetico necessario per ritrovare la giusta composizione corporea, ridurre la massa grassa a vantaggio di quella magra.
Terapia Nutrizionale per dislipidemie