Allattamento e Gravidanza
NUOVI EQUILIBRI
Grandi cambiamenti
Gravidanza e allattamento sono due condizioni fisiologiche che comportano grandi cambiamenti nel corpo della donna. Infatti, tutti gli organi si devono sincronizzare attraverso l’assetto ormonale, per consentire la “costruzione” di un nuovo essere umano.
ESIGENZE NUTRIZIONALI
Durante l’allattamento
Durante l’allattamento la mamma necessita di un apporto energetico superiore a quello normale, in quanto deve fornire al neonato tutte le sostanze nutritive di cui necessita per crescere.
Tuttavia, non bisogna introdurre quantitativi eccessivi di cibo, anzi è indispensabile che il suo metabolismo si mantenga ben bilanciato.
Proprio per questo motivo, oltre agli aspetti quantitativi è necessario valutare con attenzione anche quelli qualitativi, scegliendo nutrienti specifici per questa fase.
Una dieta corretta prevede l’introduzione di percentuali equilibrate di:
- proteine, contenute in carne (preferibilmente bianca), pesce (sia magro che grasso in quanto ricco di omega 3), latte e latticini, uova, legumi abbinati ai cereali;
- carboidrati, prevalentemente sotto forma di zuccheri complessi e non raffinati, in quanto non innalzano l’indice glicemico, ma forniscono una notevole concentrazione di energia;
- lipidi, in massima parte contenenti acidi grassi insaturi per non aumentare la colesterolemia, e presenti nei grassi vegetali e in alcuni prodotti ittici;
- vitamine, che si trovano in abbondanza in tutta la frutta e gli ortaggi di stagione poiché la freschezza di questi alimenti è fondamentale per conservare inalterate le proprietà nutritive;
- minerali, soprattutto calcio (per stimolare il processo di ossificazione del neonato), potassio (per monitorare la funzionalità cardio-circolatoria), ferro (per evitare l’insorgenza di anemie del lattante), fosforo (per ottimizzare l’attività del sistema nervoso centrale).
IN GRAVIDANZA
Di quali nutrienti ha bisogno la mamma?
La donna in gravidanza necessita di un apporto calibrato di nutrienti in quanto il suo organismo è chiamato non soltanto a ripristinare l’equilibrio metabolico, ma anche a fornire sostanze al feto.
In gravidanza si modifica il metabolismo dei nutrienti. Si riduce la tolleranza agli zuccheri, con una glicemia ridotta a digiuno e aumentata dopo i pasti. Si può sviluppare una leggera o severa insulino-resistenza, quindi bisogna prediligere cereali integrali e ridurre gli zuccheri semplici come i dolciumi.
Nei primi mesi di gestazione si accumulano lipidi nel sistema adiposo, che fungeranno da fonte di energia per la costruzione dei tessuti del feto. È importante tenere sotto controllo non solo la quantità di grassi introdotti, ma anche la qualità. Non possono per esempio mancare gli acidi grassi essenziali, omega 3 e omega 6.
A partire dal terzo trimestre aumenta gradualmente il fabbisogno di proteine. Altresì, aumenta il fabbisogno di vitamine e sali minerali. In particolare si consiglia l’integrazione di Acido Folico.
I nutrienti più indicati per la gestante sono i seguenti:
- verdura e frutta di stagione;
- pasta e riso (meglio se integrali) in quanto facilmente digeribili e ricchi di fibre;
- carne magra di pollo, tacchino, suino, coniglio;
- pesce di taglia piccola e se possibile azzurro
- poca carne rossa, dal taglio magro
- latte intero, yogurt e formaggi preferibilmente freschi (ricotta, crescenza, primosale, fiocchi di latte);
- pane e gallette integrali;
- cereali non raffinati;
- legumi;
- olio di oliva extra vergine
È QUESTIONE DI EQUILIBRI
Di quali nutrienti ha bisogno il feto
Il feto necessita degli stessi alimenti della madre, con l’unica differenza che i quantitativi devono essere ben bilanciati, per evitare squilibri metabolici che potrebbero compromettere il fisiologico sviluppo di organi e apparati.
Proprio per questo motivo l’alimentazione materna deve essere suddivisa in almeno 5 pasti al giorno, in maniera tale da calibrare correttamente la quantità di nutrienti assimilabili dal feto.
Nausea in gravidanza
Presente soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza, la nausea è un disturbo che colpisce oltre il 75% delle gestanti e che, di norma, scompare dal quarto mese in poi.
Esistono alcuni suggerimenti per contrastare questo problema, come ad esempio limitare la quantità di cibo introdotto, prediligere cibi poco conditi e ricchi di fibre, aumentare le porzioni di frutta e verdura e utilizzare zenzero crudo oppure sotto forma di tisana.
PENSARE (MA NON MANGIARE) PER DUE
Controllo del peso in gravidanza
Per gestire correttamente la gravidanza evitando il rischio di dismetabolismi, è importantissimo che la gestante non aumenti troppo di peso, dato che una simile condizione contribuisce ad affaticare l’apparato cardio-circolatorio, quello renale e l’osteo-articolare.
A seconda del tipo di costituzione corporea, ogni donna dovrebbe seguire una tabella individuale di accrescimento ponderale che nel primo e secondo trimestre non deve superare i 3-5 chili, mentre nel terzo trimestre può aumentare fino a 4-5 chili, per un totale di 10-12 chili al massimo.
È fondamentale controllare il proprio aumento di peso in gravidanza per evitare
Macrosomia: un bambino più grande del normale alla nascita
Nascita prematura
Complicazioni durante la gravidanza come il diabete gestazionale, la pre-eclampsia e l’ipertensione.
Alcuni cambiamenti interessano anche la composizione corporea in gravidanza: aumenta in parte la massa magra (composta dal feto, dall’utero e dalle mammelle) e quindi il metabolismo basale, ma aumenta anche la deposizione del grasso sottocutaneo, necessario per fornire energia nelle ultime fasi di gravidanza e soprattutto durante l’allattamento.
Diagnosi su complicanze legate alla nutrizione in gravidanza
SBALZI ORMONALI
Diabete gestazionale
Il diabete gestazionale è una patologia abbastanza diffusa tra le donne gravide che, in seguito a squilibri ormonali legati a questo periodo, subiscono una modificazione della sintesi pancreatica d’insulina.
Come conseguenza la glicemia tende ad aumentare dato che il metabolismo degli zuccheri non è più adeguatamente monitorato dal controllo endocrino.
In simili condizioni è indispensabile che la gestante osservi scrupolosamente una dieta corretta, tarata sui propri fabbisogni, con l’obiettivo principale di prevenire picchi glicemici.
UN AIUTO NELL’ALIMENTAZIONE
Iperemesi gravidica
Quando la gestante è affetta da episodi di vomito incoercibile (iperemesi gravidica), l’unico metodo veramente efficace per limitare le conseguenze è quello alimentare.
Infatti un programma dietetico impostato da un nutrizionista è in grado di ridurre moltissimo il vomito, un disturbo che potrebbe influenzare negativamente l’accrescimento del feto.
TROPPO O TROPPO POCO
Alterazioni del comportamento alimentare in gravidanza
Durante la gravidanza è piuttosto frequente che la futura mamma sia portata a mangiare troppo (nel tentativo di contrastare la nausea) oppure troppo poco (per non aumentare di peso).
In entrambi i casi le conseguenze possono ripercuotersi sul nascituro, per cui è sempre opportuno contrastare tempestivamente simili disturbi alimentari e osservare un regime dietetico equilibrato.
NUTRIMENTO CONDIVISO
Perché è importante curare l’alimentazione in gravidanza e allattamento?
Gravidanza e allattamento sono due fasi della vita femminile caratterizzate da profonde alterazioni neuro-endocrine, che si riflettono anche sulle abitudini alimentari.
Bisogna pensare che, mai come in queste condizioni in cui la futura mamma è l’unica artefice della salute e del benessere del bambino, il regime nutritivo è fondamentale.
Ecco perché è assolutamente necessario seguire programmi nutrizionali mirati e adeguati al tipo di metabolismo individuale.
MANGIA BENE VIVI BENE
Terapia nutrizionale
La terapia nutrizionale è un percorso gestito da un professionista il cui scopo è quello di supportare la gestante a mantenersi in perfetta forma sia durante la gravidanza che nel successivo periodo del puerperio.