La dieta chetogenica è un programma alimentare dimagrante che prevede una significativa riduzione dell’assunzione dei carboidrati, a favore di un maggior consumo di proteine.
In questo modo, si costringe il proprio corpo a ricavare l’energia prevalentemente da grassi e chetoni, ottenendo, di conseguenza, un dimagrimento piuttosto veloce, senza danneggiare il tessuto muscolare e senza avvertire costantemente il bisogno di nutrirsi.
Come funziona la dieta chetogenica
Il piano alimentare della dieta chetogenica, da effettuare sempre sotto la guida di un nutrizionista, si divide normalmente in tre momenti:
- La prima fase consiste nel dimagrimento vero e proprio.
- La seconda fase prevede un momento di transizione, in cui è necessario dare all’organismo il tempo di stabilizzare il peso.
- Infine, l’ultima fase è incentrata sul mantenimento del peso raggiunto con un’adeguata attività fisica e una corretta alimentazione.
La dieta, nel dettaglio, prevede una drastica riduzione del consumo dei carboidrati: finché queste sostanze vengono assunte, infatti, le cellule dell’organismo le utilizzano per produrre energia. Riducendo, invece, la loro assunzione, il corpo è portato a indurre un processo fisiologico, detto chetosi, nel quale i tessuti sono obbligati a consumare principalmente i grassi. Questo processo comporta un incremento della formazione dei corpi chetonici, cioè delle molecole normalmente prodotte in piccole quantità e smaltite attraverso le urine e la respirazione.
La dieta chetogenica deve essere seguita per almeno tre giorni affinché si attivi il processo di chetosi: durante questo tempo, è necessario assumere non più di 20 – 50 grammi di carboidrati al giorno.
Tale regime alimentare, inoltre, deve avere una durata limitata nel tempo, mai inferiore alle tre settimane e mai più lunga di alcuni mesi.
Quando è consigliata la dieta chetogenica
La dieta chetogenica è indicata per tutte le persone sane, che non presentano patologie renali, epatiche e metaboliche. È sconsigliata invece nei bambini, nei soggetti già particolarmente magri e nelle donne in gravidanza o in fase di allattamento.
Tale regime alimentare venne introdotto negli anni ’20 del Novecento come cura per il diabete, prima della scoperta dell’insulina: studi recenti hanno confermato l’attendibilità di quelle teorie, tanto che, ancora oggi, numerosi endocrinologi consigliano di seguire questa dieta nella fase prediabete.
Molto interessanti anche i benefici che tale regime alimentare apporta nei giovani pazienti affetti da epilessia infantile, che non rispondono ai farmaci tradizionali.
Ovviamente, però, l’uso attualmente più praticato è quello rivolto al trattamento dell’obesità, l’ambito nel quale la dieta chetogenica dimostra, da sempre, i maggiori risultati sia in termini di efficacia che di velocità.
Vantaggi e svantaggi della dieta chetogenica
I benefici della dieta chetogenica sono numerosi.
Tale regime alimentare, infatti, ritenuto piuttosto sicuro, comporta una naturale riduzione dell’appetito, dovuta all’effetto saziante derivante dall’incremento delle proteine assunte.
Per completezza, però, va detto che questo tipo di dieta può presentare anche alcuni lievi effetti collaterali, soprattutto nei primi giorni di trattamento: fra questi, vanno segnalati l’affaticamento, la nausea, la stitichezza, l’emicrania e leggere difficoltà respiratorie, che si riescono a superare in poco tempo, non appena l’organismo si adatta a questo nuovo tipo di alimentazione.
Come tutte le altre diete, anche la dieta chetogenica non è adatta a tutti ed è per questo che è bene affidarsi ai professionisti della nutrizione. Dopo un’accurata valutazione, il nutrizionista potrà dare indicazioni precise sul percorso alimentare da seguire, in base alle esigenze specifiche del paziente.