La fame nervosa è un tipo di fame che si presenta con un forte desiderio di cibo, spesso in risposta a uno stato negativo come lo stress, l’ansia o la tristezza.
Questa reazione incontrollata spinge a desiderare cibi dolci e ricchi di grassi, utilizzando l’alimentazione come meccanismo di compensazione emotiva di fronte a situazioni stressanti.
Al fine di gestire gli attacchi di fame incontrollati, è possibile adottare misure per riprendere il controllo delle sane abitudini alimentari.
Quali sono i rischi della fame nervosa?
La fama nervosa si sviluppa per sopprimere determinati stati emotivi. Ciò, però, può comportare numerosi rischi per la salute. Questi includono:
- Obesità: il consumo eccessivo di cibo durante i momenti di fame nervosa può portare all’accumulo di grasso corporeo e all’obesità. Questo a sua volta aumenta il rischio di malattie cardiache, diabete e altri problemi di salute.
- Problemi gastrointestinali: il consumo eccessivo di cibo può causare problemi gastrointestinali, come bruciore di stomaco, indigestione e nausea.
- Problemi psicologici: la fame nervosa può causare ansia, depressione, vergogna e senso di colpa. Ciò può portare a problemi di autostima e alla difficoltà di relazionarsi con gli altri.
- Problemi cardiovascolari: l’obesità e il consumo eccessivo di cibo possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione arteriosa e l’aterosclerosi.
- Problemi metabolici: la fame nervosa può causare squilibri metabolici, come l’insulinoresistenza, che aumenta il rischio di sviluppare diabete.
Come riconoscere la fame nervosa?
È importante capire i sintomi di fame nervosa e cercare modi per gestirli in modo sano ed equilibrato.
Alcuni segnali comuni della fame nervosa possono essere:
- la ricerca impulsiva e frenetica di cibi specifici, spesso molto dolci o grassi;
- uno stato emotivo instabile, con irritabilità, ansia o tristezza;
- la sensazione di non riuscire a controllare il desiderio di mangiare, anche quando si sa che non si ha fame;
- sentimenti di colpa o vergogna dopo aver mangiato troppo;
- la tendenza a mangiare in modo veloce e distratto, senza preoccuparsi del sapore o della quantità del cibo;
- la difficoltà a smettere di mangiare anche quando si è già sazi, o la sensazione di avere ancora fame dopo aver mangiato troppo.
Dopo aver assecondato questo stimolo di fame incontrollata, l’individuo potrà provare una sensazione di sollievo, conforto o rilassamento.
Fame nervosa: cause
Ci sono diverse cause per cui si può andare incontro alla fame nervosa. È importante notare che la causa esatta del disturbo della fame nervosa può variare da persona a persona e spesso coinvolge una combinazione di fattori.
In primis, non si possono trascurare i fattori psicologici. Il disturbo della fame nervosa può essere legato a problemi di autostima, bassa autostima, insicurezza, depressione, ansia e altri disturbi psicologici. Le persone con questo disturbo alimentare possono utilizzare il cibo come meccanismo per far fronte ai problemi emotivi e per controllare le proprie emozioni.
Fattori sociali e culturali come le pressioni della società per raggiungere determinati standard di bellezza o di peso, le esperienze di abuso, il bullismo e la mancanza di supporto sociale possono, altresì, contribuire allo sviluppo del disturbo della fame nervosa.
Infine, alcune ricerche suggeriscono che la genetica e la predisposizione biologica possono essere fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi alimentari.
Fame nervosa: come gestire gli attacchi incontrollati?
Gli attacchi di fame incontrollati da fame nervosa possono essere difficili da gestire, ma ci sono alcune strategie che possono aiutare.
Anzitutto, è bene seguire uno schema di pasti regolare, per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e ridurre la probabilità di attacchi di fame incontrollati.
Scegliere alimenti nutrienti e soddisfacenti, come proteine magre, frutta, verdura e cereali integrali, può aiutare a ridurre la fame nervosa.
È fondamentale identificare le cause sottostanti questo stimolo nervoso e lavorare all’origine del problema. La consapevolezza di stati di stress, ansia, depressione o altri problemi emotivi può aiutare a evitare che questi sfocino in fame nervosa.
Un’attività fisica regolare è alleata dell’umore, ma possono rivelarsi utili anche la meditazione, lo yoga e altre tecniche di rilassamento.
In ogni caso, di fronte a episodi di fame nervosa, è opportuno rivolgersi a uno specialista della nutrizione, per ottenere supporto nella gestione degli attacchi di fame incontrollati. Un prezioso aiuto lo può fornire anche un percorso di psicoterapia, che lavora sulle cause del disturbo e sulla consapevolezza nell’approccio al cibo.
Questo disturbo può essere difficile da gestire, ma con il tempo, la pazienza e la buona volontà si possono sviluppare strategie efficaci per affrontarlo al meglio.