Ipotiroidismo
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Tiroide e ormoni
L’ipotiroidismo è una condizione medica in cui la tiroide, una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, non produce una quantità sufficiente di ormoni tiroidei.
Gli ormoni tiroidei sono importanti per regolare le funzioni metaboliche, fondamentali per molte funzioni vitali del corpo, come la temperatura, la funzione cardiaca, la respirazione, la funzione intestinale oltre che quella muscolare.
COME RICONOSCERLO
Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?
Considerato che gli ormoni tiroidei sono responsabili di una moltitudine di processi chimici fondamentali nel corpo umano, è facile dedurre che una disfunzione dell’organo preposto alla loro secrezione porti all’insorgere di una moltitudine di sintomatologie.
Disturbi come stanchezza e affaticamento, oltre che sensazioni persistenti di freddo sono solo alcuni dei sintomi che questa patologia può scatenare nei pazienti che ne sono affetti. Oltretutto in questi pazienti non è raro l’insorgere di altre problematiche come:
- Aumento di peso o difficoltà a perdere peso: gli ormoni tiroidei, essendo responsabili della regolazione dei processi metabolici, possono arrecare al soggetto disturbi del peso, a causa della scorretta gestione delle calorie ingerite;
- Pelle secca e capelli fragili: l’ipotiroidismo, nelle forme più acute, induce una perdita di elasticità della pelle e la comparsa di rughe, rendendo la pelle spenta e pallida. Spesso la perdita dei capelli può essere un chiaro sintomo di ipotiroidismo;
- Depressione o irritabilità: quando la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei, il metabolismo rallenta. Ciò può influire sul funzionamento del cervello e sull’umore, portando a sintomi come la depressione e l’irritabilità. Problemi di memoria e concentrazione potrebbero essere ulteriori campanelli d’allarme;
- Ciclo mestruale irregolare: l’ipotiroidismo può influire sulla regolarità del ciclo mestruale perché gli ormoni tiroidei sono coinvolti nella regolazione del ciclo ormonale femminile. Può causare irregolarità, cicli più lunghi o più corti del normale, flusso mestruale più abbondante o meno abbondante del solito e sintomi premestruali più intensi.
CONOSCIAMO IL “NEMICO”
Quali sono le cause dell’ipotiroidismo?
La disfunzione della tiroide può essere direttamente o indirettamente causata da:
- Malattie autoimmuni: la tiroidite di Hashimoto è la malattia autoimmune principe, responsabile dell’insorgere di un ipotiroidismo cronico;
- Chirurgia: interventi chirurgici alla tiroide, possono portare all’insorgenza dell’ipotiroidismo;
- Terapie farmacologiche: alcune terapie, come quella radioattiva per il trattamento del tumore alla tiroide, può essere una delle cause dell’insorgenza della malattia;
- Carenza di iodio: l’assunzione insufficiente di iodio, un elemento essenziale per la produzione di ormoni tiroidei, può portare a uno stato di ipotiroidismo indotto da una sofferenza della tiroide.
MANGIA BENE VIVI BENE
Terapia nutrizionale
L’alimentazione può giocare un ruolo importante nella gestione dell’ipotiroidismo, soprattutto in tutte quelle forme tipiche degli stati iniziali della malattia.
Ecco alcuni consigli nutrizionali che possono aiutare a gestire l’ipotiroidismo:
- Condurre una dieta equilibrata e nutriente: è importante includere una varietà di alimenti sani, come frutta, verdura, proteine magre, cereali integrali e grassi sani;
- Assumere abbastanza iodio: lo iodio è un minerale importante per la produzione di ormoni tiroidei, quindi è importante che la dieta ne contenga una quantità adeguata. Gli alimenti ricchi di iodio includono alghe, frutti di mare, latte e prodotti lattiero-caseari;
- Per agevolare l’assorbimento dello iodio contenuto negli alimenti è importante limitare l’assunzione di alimenti cosiddetti goitrogeni o gozzigeni crudi, ossia alimenti che tendono a “sequestrare” lo iodio, sottraendolo alla disponibilità intestinale. Alimenti appartenenti a questa categoria sono: cavoli, i cavolfiori, i cavoli di Bruxelles, i broccoli e le rape, spinaci, soia. Per inattivare la funione gozzigena di questi alimenti sarà sufficiente consumarli cotti, poiché le alte temperature inattivano le molecole sequestranti.
- Evitare la carenza di nutrienti: la carenza di nutrienti come il ferro, la vitamina D e il calcio può peggiorare i sintomi dell’ipotiroidismo. È importante mantenere una dieta equilibrata e assumere integratori alimentari se necessario.
- Nel caso della Tiroidite di Hashimoto (Ipotiroidismo autoimmune) è funzionale attuare un protocollo antinfiammatorio e immunomodulante, volto a sostenere il microbiota intestinale e a tenere sotto controllo lo stato infiammatorio generale. In questo tipo di dieta si limita l’assunzione di alimenti cosiddetti proinfiammatori come quelli contenenti glutine, latte e derivati e istamina, si promuove l’assunzione di grassi buoni come gli omega 3, per attenuare i sintomi e rallentare la progressione della malattia.
- È importante notare che la terapia nutrizionale per l’ipotiroidismo è utile per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Se hai domande o preoccupazioni riguardo alla tua alimentazione e alla gestione dell’ipotiroidismo, puoi richiedere una valutazione nutrizionistica.